E’ vasta l’operazione dei finanzieri della Sezione Operativa Navale di Salerno che nei mesi scorsi ha svolto numerose ispezioni e controlli finalizzati alla salvaguardia del fiume Sele. La vasta operazione di polizia ambientale, denominata “Silarus”, ha interessato le pendici, gli argini e il territorio circostante l’alveo del fiume. Con l’ausilio di elicotteri del Corpo dotati di avanzatissimi sistemi di fotogrammetria e telerilevamento georeferenziato nonché con l’ausilio di droni, i finanzieri, guidati dal capitano Alessandro Chierighini, hanno mappato l’intero percorso del fiume Sele. 84 sono stati i sopralluoghi effettuato, appurando nel 95% dei casi gravi irregolarità che hanno determinato 79 sequestri penali per un totale di oltre 725.000 metri quadrati di occupazione e abusivismo edilizio sul demanio fluviale. Cento soggetti sono stati denunciati alle Autorità Giudiziarie di Avellino e Salerno. Rilevate, nel corso dei controlli, consistenti chiazze di liquami nelle acque che derivavano dalla foce del fiume Sele nei comuni di Salerno, Battipaglia, Eboli e Capaccio Paestum. E’ stato così accertato che diverse aziende zootecniche che affacciano sul Sele scaricavano abusivamente le deiezioni degli allevamenti di capi bufalini nel fiume Sele con gravi conseguenze non solo sull’ecosistema fluviale ma anche su quello marino. Con la collaborazione dell’Arpac, i titolari di tre aziende zootecniche sono stati denunciati. L’operazione delle Fiamme Gialle del mare ha consentito di interrompere condotte illegali fortemente pregiudizievoli anche sotto il profilo della sanità pubblica dal momento che gli specchi acquei inquinati erano comunque praticati da pescatori locali nei confronti dei quali le unità navali del Corpo hanno operato consistenti sequestri di prodotti ittici ritenuti potenzialmente pericolosi per il consumo umano.
In azione la Sezione Operativa Navale di Salerno
Fiume Sele, vasta operazione delle Fiamme Gialle
Scoperte numerose irregolarità, denunciati oltre 100 soggetti
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