“Scelta sbagliata, quartieri e famiglie a rischio”

Fonderie all’ex Pennitalia, monta la protesta

Intanto nasce un comitato di residenti ad Arechi
Antonio Esposito

L’ipotesi di trasferire le Fonderie Pisano nell’area dell’ex Pennitalia a Fuorni scalda gli animi e compatta il fronte del no. Nessuna trattativa formale è in corso, solo una proposta avanzata da uno studio legale, ma per i cittadini del quartiere Arechi è già troppo.  Il timore è che un impianto siderurgico venga collocato a ridosso di abitazioni, scuole, centri commerciali e strutture sportive, in un’area che sta vivendo una profonda rigenerazione urbana. “Qui si costruisce futuro, non si può tornare indietro con attività insalubri”, affermano i residenti.  È già fissata per il 23 giugno una riunione pubblica in via Laveglia per costituire un comitato di quartiere. “Vogliamo trasparenza sugli atti e confronto con le istituzioni – spiegano –. Non accetteremo mai uno stabilimento inquinante a 500 metri dalle nostre case”.  In gioco ci sono la salute pubblica, la qualità della vita e l’identità di un quartiere in piena espansione, dove stanno nascendo nuove abitazioni, parchi, il futuro palazzetto dello sport, il campus della salute e il nuovo lungomare. La risposta dei cittadini è chiara: le Fonderie non devono arrivare.

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