Chiedo adeguamento "ad horas" dello stabilimento

Fonderie Pisano, c’è la diffida della Regione

Il diktat arriva a seguito dell'ultima relazione dell'Arpac
Francesca De Simone

La Regione Campania diffida le Fonderie Pisano per la mancata applicazione delle migliorie tecnologiche finalizzate a ridurre l’impatto ambientale, oltre che per tutta una serie di problemi rispetto alla gestione dei rifiuti prodotti dall’attività dello stabilimento. Quest’ultimo deve essere adeguato “ad horas”: è quanto stabilito dall’Unità operativa dirigenziale Autorizzazioni ambientali e rifiuti di Salerno.  Le decisioni sono scaturite a seguito della relazione conclusiva che l’Arpac ha inviato agli uffici regionali e relativa all’ispezione effettuata in più riprese nello stabilimento di Fratte.  Secondo i rilievi dei tecnici dell’Arpac, sarebbe emerso che “non possono ritenersi pienamente applicate le Bat (Best available techniques) per una non completa tenuta degli edifici in cui si svolgono le operazioni maggiormente impattanti sia per le motivazioni di tipo gestionale (varchi di accesso ai capannoni lasciati aperti nel corso delle lavorazioni) che strutturale (capannoni vetusti con infissi e confinamenti esterni non a perfetta tenuta)”.  Inoltre, viene evidenziato che “non sono state effettuate analisi o schede descrittive ai fini della caratterizzazione di alcune tipologie di rifiuti”.

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