Il Comitato “Salute e Vita”: “Chi ha sofferto per anni l’inquinamento deve essere indennizzato

Fonderie Pisano, la battaglia continua: “Ora risarcimenti”

Dopo la condanna della Corte Europea, comitati e cittadini annunciano nuove azioni legali
Antonio Esposito

Dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha accertato gravi violazioni del diritto alla salute e a un ambiente salubre nella Valle dell’Irno, comitati e cittadini annunciano nuove battaglie.  “Persone a noi vicine continuano a soffrire per l’inquinamento – ha dichiarato Lorenzo Forte, presidente del Comitato “Salute e Vita” –. Facciamo appello alla Grande Camera della Corte per il riconoscimento di un equo indennizzo per tutti i ricorrenti. E un pensiero va a chi oggi combatte la malattia, affinché torni al nostro fianco per chiedere giustizia”.  Secondo il professor Saccucci, la sentenza evidenzia «le carenze dello Stato italiano nell’adottare misure adeguate di protezione, prevenzione e informazione». La CEDU ha accertato un «effetto pregiudizievole per la salute» dovuto alle emissioni nocive delle Fonderie Pisano, ritenendo la popolazione «esposta a un serio rischio per la vita».  Gli avvocati annunciano due azioni: chiedere il riesame alla Grande Camera per ottenere un principio giuridico più forte sui diritti fondamentali in contesti di grave inquinamento industriale e avviare, in Italia, cause risarcitorie contro i responsabili.  Il Governo dovrà ora presentare un piano d’azione per dare esecuzione alla sentenza, con la possibilità per associazioni e cittadini di intervenire con osservazioni sulle misure adottate.

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