Francesco e Salerno, uniti da San Matteo

Il giorno dopo, per i salernitani, tanti i sentimenti che si intrecciano: dalla tristezza per la perdita di un Papa umile, coraggioso, aggregante come pochi al rimpianto di non averlo potuto incontrare qui a Salerno, in una città dove Francesco sarebbe venuto di certo volentieri, fino all’orgoglio di quel filo che legherà per sempre Salerno alla sua figura, ovvero il motto che Papa Bergoglio scelse per il suo stemma quando divenne il pastore della Chiesa cattolica. Un passo del Vangelo del Santo Patrono, Matteo: “Guardando con misericordia e scegliendo”. Un filo sottile eppure dall’enorme significato, dunque, lega questa comunità a quel Papa che ha scelto di vivere proprio così, all’insegna della misericordia ma anche del coraggio di scegliere, anche quando si trattava di scegliere se stare dalla parte di certi governi o dalla parte degli ultimi, come i migranti: tutti figli suoi, tutti nostri fratelli e, guarda caso, accolti con misericordia più volte proprio qui, al Porto di Salerno. Papa Francesco non è stato qui ma è come se ci fosse stato, perchè le sue parole, i suoi appelli accorati, da queste parti non sono caduti nel vuoto.