Indagini in corso

Giallo di Pontecagnano, prelevata la pensione di Marzia

la famiglia che la ospitava avrebbe incassato la pensione di invalidità della 29enne anche dopo la sua scomparsa
Francesca Salemme

Avrebbero, per mesi, percepito la pensione di invalidità di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa da Pontecagnano. Nel rione in via Giuseppe Verdi, quest'accusa nei confronti della famiglia che ospitava la donna, la si mormora da tempo. Da quando per la prima volta i residenti di quella zona hanno notato le forze dell'ordine. Tra fine maggio e i primi giorni di giugno, i carabinieri della Compagnia di Battipaglia, con il supporto degli uomini della Scientifica, più volte sono stati in quell'appartamento. Su richiesta della Procura, ogni angolo della casa, così come i veicoli utilizzati dagli indagati, cinque persone al momento sono accusate di omicidio e occultamento di cadavere, sono stati passati al setaccio. Le ricerche sono state disposte anche in alcuni terreni agricoli. Di Marzia, però, non c'è nessuna traccia. Ad allertare le forze dell'ordine lo scorso febbraio fu una operatrice del centro antiviolenza di Pontecagnano, dopo che un cittadino, in forma anonima, aveva segnalato che in via Verdi vi era una donna che subiva maltrattamenti ed era segregata. Mentre i maltrattamenti furono provati, non fu accertata l'accusa d'una segregazione della giovane. Di lì a qualche mese gli investigatori scoprirono che Marzia non era più in quell'appartamento. Di lì nessuna notizia hanno più ricevuto i genitori della 29enne

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