Indetto da tutte le principali sigle sindacali del comparto farmaceutico per il mancato rinnovo del Contratto Nazionale

Giovedì 6 novembre sciopero dei farmacisti

I farmacisti dipendenti chiedono l'adeguamento dei loro stipendi al costo della vita visti i tanti nuovi servizi che svolgono per il SSN
Francesca Salemme

Giovedì 6 novembre potranno esserci disservizi per l’utenza a causa dello sciopero indetto da tutte le principali sigle sindacali del comparto farmaceutico per il mancato rinnovo del Contratto Nazionale Dei Farmacisti.  Secondo quanto si apprende le farmacie resteranno regolarmente aperte, ma a causa dell’adesione allo sciopero del personale potrebbero esserci alcuni disservizi e disagi.  Da tempo ormai le farmacie svolgono servizi per il Servizio Sanitario Nazionale che comprendono: – auto analisi del sangue (glicemia, emoglobina glicata, quadro lipidico, ecc)  – vaccinazioni (Covid e Influenza) – tamponi (Covid e Streptococco) – servizi in telemedicina (holter cardiaco e pressorio, ECG, spirometria, visite mediche specialistiche)  Tutti questi servizi obbligano l’azienda e i dipendenti alla formazione continua e all’assunzione di alcune responsabilità, che nel caso dei farmacisti è personale.  I farmacisti dipendenti chiedono l’adeguamento dei loro stipendi al costo della vita e lo fanno invitando ad una riflessione: “Se le farmacie non svolgessero più questi altri servizi, se non si potesse più chiedere un parere al farmacista di fiducia, perché sostituito da personale non specializzato, come cambierebbe la nostra vita?”.

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