Per tenere sotto controllo i contagi, è al vaglio del governo una nuova stretta sul green pass

Green pass, si valuta ulteriore stretta

L’intento pare quello di rilasciarlo solo ai vaccinati o guariti
Francesca De Simone

Per far fronte alla risalita dei contagi e per evitare che la situazione precipiti nel periodo natalizio, il governo sta prendendo in considerazione una serie di misure ed ulteriori valutazioni sul green pass sono attualmente in corso. Gli esperti sono stati interrogati su una possibile stretta, per esempio, su chi ottiene il certificato verde dopo un test rapido. Essendo l'esame con più alte probabilità di falsi negativi, il governo potrebbe restringere l'accesso al Green pass solo per chi è vaccinato o ha fatto un tampone molecolare. Avanza anche l'ipotesi dell'estensione del Green pass obbligatorio per l'accesso a buona parte delle attività per i bambini, in vista dell'allargamento della campagna vaccinale ai piccoli dai 5 ai 12 anni.

Come ha ribadito Silvio Brusaferro, nell'ultimo monitoraggio dell'Iss, la circolazione del virus tra i più giovani è in aumento e la copertura vaccinale si fa sempre più urgente. Motivo in più per ricorrere alla «spinta gentile» del Green pass, che rischia di diventare indispensabile se si vorrà andare a cena fuori o al cinema con figli al seguito. Nei giorni scorsi il ministro Roberto Speranza e il commissario Figliuolo avevano smentito la possibilità di cambiamenti sul green pass, almeno a breve. Ma la situazione potrebbe cambiare. Una delle ipotesi per fermare la continua risalita dei contagi, è infatti quella di rilasciare il certificato verde soltanto a chi è vaccinato o guarito, eliminando “dai giochi” quindi i tamponi, specialmente quelli rapidi, considerati meno attendibili.

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