Ipotesi allo studio: quello di richiederlo in tutti i luoghi di lavoro

Green Pass verrà esteso ad altri ambiti della vita sociale dal 1° settembre

Si sta anche immaginando un'estensione della durata (fino ad un anno)
Francesca Salemme

Dal primo settembre il Green Pass verrà esteso ad altri ambiti della vita sociale.

Ieri lo ha anticipato il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi, dicendo che il pass potrebbe essere richiesto in tutti i luoghi di lavoro, “per garantire la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, oltre alla ripresa dell'economia“, e soprattutto per dare una spinta alle vaccinazioni.

Quel che è certo è che dal 1 settembre la certificazione verde sarà obbligatoria per il personale della scuola e per le università, per i ristoranti al chiuso, per i matrimoni, per le visite nelle Rsa, per le mense aziendali, per i viaggi all'estero, per gli spettacoli al cinema o al teatro, per gli spostamenti tra Regioni rosse o arancioni.

Come stabilito dal Consiglio dei ministri di inizio agosto, anche per treni, aerei e navi a lunga percorrenza sarà obbligatorio il green pass dall'inizio del mese prossimo” ha ricordato oggi il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini: “Il termine per la pianificazione da parte delle Regioni, è scaduto ieri, ci incontreremo coi presidenti domani mattina proprio per fare le nostre osservazioni“. Giovannini ha evidenziato che le Regioni hanno a disposizione “oltre 600 mln di euro per i servizi aggiuntivi” e “800 ml per compensare le maggiori perdite o costi per la sanificazione” dei mezzi, e che le linee guida sul trasporto inviate dal ministero al Cts prevedono il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra per verificare non solo il biglietto, ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all'80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina.

Per un ulteriore ampliamento della misura, ha aggiunto la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelminisaranno decisivi i dati dei prossimi quindici giorni“.

Al momento la certificazione verde che viene rilasciata dopo la vaccinazione dura 9 mesi, quella che viene data se si è guariti dal Covid 6 mesi, e quella dopo un tampone negativo 48 ore. Ma tra poche settimane le prime persone che si sono vaccinate in Italia potrebbero rimanere senza protezione, perché il loro certificato è in scadenza.

Cosa fare, quindi?

La soluzione è l'estensione della validità del vaccino ad un anno.

Per prolungare il pass però l'Italia dovrà anche coordinarsi con l'Europa, visto che il documento che è in vigore anche negli altri Paesi Ue ha una durata di 9 mesi.

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