Necessario un cesareo perché troppo pericoloso per entrambe continuare la gestazione

Ha partorito prematuramente la giovane madre di Ascea malata di Covid

Adesso madre e figlia lottano per la vita in due reparti di terapia intensiva del nuovo Policlinico
Francesca Salemme

Ha partorito poco dopo il suo arrivo al nuovo Policlinico di Napoli, la 26enne di Ascea positiva al Covid 19.

E lei e la neonata rischiano la vita: la bambina, venuta alla luce prematuramente, dopo sole 26 settimane di gestazione; la mamma, con una polmonite bilaterale da coronavirus, severa.

«Viste le gravi condizioni in cui versava la giovane madre – ha spiegato il dottor Giuseppe Bifulco, direttore del dipartimento materno infantile dell'Azienda ospedaliera Federico II di Napoli – si è deciso di far nascere subito la bambina, che è chiaramente in condizioni critiche. Tra una decina di giorni si vedrà se ci saranno complicazioni».

«Ancora una volta – ribadisce dal canto suo il dottor Salvatore Ronsini, primario del reparto di Ginecologia del San Luca di Vallo della Lucania, dove inizialmente la donna era stata ricoverata e da cui è stata poi trasferita al Policlinico partenopeo – rinnovo l'appello a tutte le donne incinte: non devono avere paura della vaccinazione, non devono aspettare e farla subito, sappiamo che non succede nulla a loro e al feto. Anzi, i dati scientifici dimostrano che una donna che aspetta un bambino ha più probabilità di ammalarsi gravemente di Covid rispetto a una donna della stessa età non in gravidanza. Non solo: ha anche maggiori probabilità di ricovero in terapia intensiva. L'infezione, come se non bastasse, si associa inoltre a un maggior rischio di complicanze come il parto prematuro».

Come in questo caso.

La donna, ricordiamo, è risultata positiva al Covid 19 alla 26esima settimana di gravidanza e non si era ancora sottoposta alla vaccinazione. Proprio per il suo stato di maternità sembra che le abbiano sconsigliato di vaccinarsi. La gravidanza, peraltro, era andata avanti senza problemi fino ad una decina di giorni fa quando ha iniziato a manifestare i primi sintomi del Covid. Subito dopo ferragosto è arrivata al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Vallo con difficoltà respiratorie. Nei primi giorni è stata ricoverata nel reparto di emergenza, poi per l'aggravarsi delle sue condizioni i sanitari ne hanno disposto in trasferimento in terapia intensiva.

Il feto stava bene ma per le condizioni della madre, si è deciso di trasferirla a Napoli dove attualmente ci sono otto donne incinte non vaccinate e con il covid in clinica ostetrica, due in terapia intensiva e due in malattia infettive.

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