Incastrato dalla DDA di Salerno

Immigrazione, arrestato funzionario Ispettorato del lavoro

False assunzioni, permessi di soggiorno fantasma e mazzett
Antonio Esposito

Un altro tassello nella maxi-inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno sul mercato nero dei permessi di soggiorno. Questa mattina i Carabinieri per la Tutela del Lavoro hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Nello Di Gennaro, funzionario dell’Ispettorato del Lavoro di Napoli, già distaccato allo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura.  Secondo gli inquirenti, Di Gennaro era uno degli ingranaggi chiave in un sistema criminale che gestiva oltre 2.000 nullaosta fittizi per l’ingresso e la regolarizzazione di cittadini extracomunitari, in cambio di denaro. Aziende fittizie, patronati, CAF, funzionari infedeli: un’organizzazione ramificata, capace di falsificare atti pubblici e di lucrare milioni di euro su uno dei settori più vulnerabili e sfruttati della società.  Il provvedimento, divenuto esecutivo su ordine del Tribunale del Riesame di Salerno, si inserisce nel filone dell’operazione del 3 febbraio, che aveva già portato all’arresto di 36 soggetti. Tra le accuse: corruzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso ideologico e autoriciclaggio.  Non è solo un’indagine. È uno spaccato su come lo Stato venga tradito dall’interno. Di Gennaro ha presentato ricorso in Cassazione, ma intanto la macchina della giustizia continua a scavare. Perché dietro ogni documento falso c’è una vita sospesa, una legalità compromessa e un prezzo umano altissimo.

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