Istat, in Campania mortalità cresce sulla natalità

Simona Cataldo

In Campania residenti in calo del 2,5% rispetto ai dati raccolti nel 2011. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Istat in base all’ultimo censimento al 31 dicembre 2021. «La riduzione più significativa in termini relativi si registra nella provincia di Benevento (-7,0%), mentre solo la provincia di Caserta registra un lieve incremento di 124 residenti». Salerno ha perso 1.474 abitanti. In Campania le variazioni amministrative intervenute nel corso del decennio hanno ridotto il numero dei comuni da 551 a 550. 42 i comuni che hanno fatto registrare un cambio di classe demografica, solo sei sono transitati in quella di ampiezza superiore: nel salernitano Prignano Cilento e Casal Velino. Segno più per il tasso di mortalità aumentato rispetto al 2020, passando dal 10,4 per mille del 2020 al 10,8 per mille del 2021. Tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è diminuito dall’8 al 7,7 per mille. In Campania, inoltre, prevale la componente femminile: le donne rappresentano il 51,1% del totale e superano gli uomini di 129mila unità. La prevalenza è particolarmente evidente nelle età più avanzate per la maggior longevità femminile. La popolazione risulta meno anziana rispetto al resto del Paese: età media, 43,6 anni. Cresce anche l’indice di struttura della popolazione attiva. Per quel che riguarda il lavoro nel 2021 il tasso di occupazione è del 38,1%, quasi otto punti percentuali sotto il valore medio italiano, ancora di più se si osserva il valore della percentuale di occupate donne (27,3% contro 37,9% dell’Italia) e degli occupati stranieri (45,4% contro 53,5% dell’Italia).

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