La zia: “I cani non conoscevano mio nipote, venivano chiusi”

Francesca Salemme

“Forse i cani hanno pensato che il bambino fosse un pericolo poiché non lo avevano mai visto”. Lo ha detto ai giornalisti Milena Santoro, la sorella della mamma del piccolo sbranato da due pitbull a Campolongo di Eboli. “I cani – ha spiegato la zia del bambino – erano già chiusi in stanza quando sono arrivata. Non ho neanche visto il piccolo, che era mio nipote. Mia sorella mi ha raccontato che i cani l’hanno attaccato direttamente. Non so se fosse in braccio alla mamma o ad altri: c’erano anche i miei due fratelli in casa’”.
“I cani – ha raccontato ancora la donna – non conoscevano il piccolo perché quando lui usciva, venivano chiusi. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Erano di una mia amica che abita qui. Noi li conoscevamo, ma non si sono mai buttati addosso a noi. Mia sorella è venuta qui solo domenica sera a casa della sua amica con il bimbo. Ha dormito qui con l’amica. Il papà del bimbo invece non c’era”.

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