Manca poco alla prima candelina dell’aeroporto di Salerno, che in dodici mesi è cresciuto oltre le aspettative e si prepara a spegnere le luci della torta con un regalo speciale: il cambio di nome. L’11 luglio lo scalo situato tra Bellizzi e Pontecagnano, secondo hub della Campania dopo Capodichino e gestito da Gesac, diventerà ufficialmente «Aeroporto Internazionale di Salerno-Pontecagnano Costa d’Amalfi e del Cilento». Una denominazione che corona anni di pressioni istituzionali e che l’Enac ha approvato con una delibera nero su bianco. Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno, non ha dubbi sul valore di questa infrastruttura: «Questo aeroporto si conferma strategico. Lo ha dimostrato in occasione del guasto al radar di Capodichino, quando ha saputo gestire senza intoppi una fase emergenziale, movimentando circa 3mila passeggeri al giorno. Un test superato a pieni voti che fa ben sperare anche in vista della chiusura per lavori prevista a Napoli nel novembre 2026». Un cambio di insegna – ancora da installare fisicamente – che punta a valorizzare non solo la Costiera, ma anche il Cilento, proiettando una volta di più l’intero territorio salernitano in una dimensione turistica e infrastrutturale all’altezza delle sue bellezze naturali e culturali. Ora la sfida è far decollare definitivamente voli e presenze, agganciando le rotte di un turismo internazionale sempre più curioso di scoprire le meraviglie del Sud.
Prete: «L’aeroporto di Salerno è già un asset decisivo per il territorio»
L’aeroporto di Salerno diventa «Costa d’Amalfi e del Cilento
Lo scalo compie un anno e si regala un nome più lungo
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