“Festeggiamo agricoltori, pescatori, silvicoltori che mantengono le tradizioni che la FAO promuove da 80 anni, per una vita migliore per tutti, senza lasciare nessuno indietro: accogliamo 28 nuovi siti Giahs, Globally Important Agricultural Heritage Systems”. Con queste parole il Vicedirettore Generale della FAO, ha consegnato i certificati ai 28 nuovi sistemi riconosciuti come Patrimonio Agricolo mondiale nel corso di una cerimonia ospitata all’interno della sede della Food and Agricolture Organization, a Roma. Di questo elenco fanno parte i terrazzamenti della Costiera Amalfitana, veri e propri giardini sospesi tra mare e cielo, dove i contadini locali, grazie a una lunga storia di lavoro e ingegno, hanno saputo trasformare la conformazione impervia del territorio in una straordinaria opportunità, coltivando in maniera “eroica”, limoni, ulivi e viti. La FAO (Food and Agricolture Organization), l’agenzia dell’Onu che si occupa di far crescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola, migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale nel territorio, li ha ufficialmente aggiunti alla lista dei “Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale”. Ora, dunque, la Divina fa parte di una lista che conta 102 siti in 29 paesi. Con l’ingresso della Costiera Amalfitana, l’Italia raggiunge quota tre siti riconosciuti come Patrimonio Agricolo mondiale dalla FAO. Oltre alla nuova acquisizione, il nostro paese può già contare sugli uliveti di Assisi e Spoleto e sui vitigni del Soave, inseriti nella lista nel 2018. A livello globale, è il Giappone a guidare la classifica con 17 siti.
I terrazzamenti agricoli in pietra a secco, coltivati con limoneti, uliveti e vigneti premiati dalla FAO
L’agricoltura eroica della Costiera è patrimonio mondiale
501
articolo precedente