L’influenza australiana mette ko i salernitani

Antonio Esposito

L’influenza costringe a letto migliaia di salernitani. Si tratta di dati elevati ma il picco dei contagi lo avremo – dicono gli esperti tra gennaio e febbraio anche se già adesso si registra un aumento dei ricoveri. Perché questo virus può far male, quantomeno agli anziani, ai soggetti fragili, agli immunodepressi.

Secondo alcuni «l’influenza stagionale, ad oggi, è clinicamente ben più severa del Covid. Nel frattempo il boom di casi C’è infatti il rischio che i farmaci usati contro la sindrome influenzale possano assottigliarsi fino a rendere antipiretici e antiflogistici difficilmente reperibili a causa della eccezionale recrudescenza dei contagi.

L’influenza, unita al Covid che continua a circolare, ha letteralmente messo al tappeto i salernitani, costretti a passare le vacanze in casa.

L’influenza negli ultimi due anni ha rallentato per un insieme di fattori, dalle cautele osservate per la pandemia fino alla scarsa variazione dei ceppi stagionali, che non avendo mutato più tanto hanno impattato su una popolazione abbastanza immune. Tutto ciò, fino all’arrivo dell’Australiana che ha spiazzato le nostre difese immunitarie, soprattutto quelle dei bambini e degli adolescenti, ma anche di anziani e fragili. Per questo molti medici consigliano il vaccino antinfluenzale

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