Luci spente e lumini esposti davanti ai locali: è iniziata ieri sera la protesta di commercianti e artigiani salernitani per dire basta ai rincari e al caro energia

Luci spente sulla crisi: la protesta dei commercianti

Giovedì corteo dall'Arechi fino a Palazzo di Governo, dove si terrà l'incontro con il Prefetto
Francesca De Simone

Il grido d'allarme si trasforma in una protesta a lume di candela, per dire "basta ai rincari", al "caro bollette", che stanno mettendo in ginocchio un settore già uscito fortemente provato dalle chiusure del periodo peggiore della pandemia: i commercianti salernitani danno così vita all'iniziativa annunciata la scorsa settimana e in molti locali ieri sera sono rimasti al buio, esponendo simbolici, ma eloquenti lumini. Una protesta necessaria per attirare l'attenzione, ma soprattutto per scongiurare il rischio di una nuova emergenza. Anche gli artigiani sono in prima fila per esprimere il proprio dissenso rispetto a tale situazione che, inevitabilmente si riflette sui consumatori, sui cittadini. Il settore alimentare deve far fronte ai rincari delle materie prime e non solo. L'aumento delle spese relative ai costi da sostenere per far fronte al caro energia ha chiaramente effetti immediati sui prezzi dei prodotti. A scendere in campo anche le associazioni dei pasticcieri e dei panificatori, oltre ai commercianti e ai piccoli imprenditori. Tutti uniti per un unico obiettivo: puntare i riflettori su quella che sta diventando un'emergenza sociale. La protesta non si ferma qui: giovedì pomeriggio si scende in piazza con un corteo che parte dallo stadio Arechi e si snoda per le vie cittadine fino ad arrivare a piazza Amendola, davanti a Palazzo di governo, dove si terrà poi l'incontro con il prefetto di Salerno, Francesco Russo. L'intento è quello di squarciare il velo d'indifferenza delle istituzioni e trovare soluzioni per sollecitare interventi concreti ed immediati, evitando di scivolare sempre più nel baratro della crisi.

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