Dopo la fase di emergenza dovuta al Covid, l’esame torna ad essere completo con tre prove

Maturità 2023, è stanotte la “notte prima degli esami”

Le commissioni d’esame sono miste, tre membri interni, tre professori da altre scuole più il presidente
Francesca Salemme

Domani, per 536mila ragazzi (e ragazze), la sveglia suonerà all’alba, per l’ultimo ripasso prima dello scritto d’italiano, prima prova dell’esame di maturità 2023, che torna ad essere – dopo la fase emergenziale del Covid, quando si è sperimentata una formula light – l’esame completo con tre prove, di cui due scritti preparati dal ministero, e l’orale.

A partire dalle 8.30, dunque, i maturandi avranno sei ore per tentare di comporre un elaborato che deve tenere conto delle richieste contenute in ciascuna traccia e cercare di essere, se non proprio originale, almeno personale. In tutto le tracce sono sette. Due per il tema letterario; tre per il tema argomentativo, due per il tema di attualità.

Il 22 sarà la volta della seconda prova scritta, che al classico sarà di nuovo latino (e non greco, più temuto dagli studenti) e allo scientifico matematica. Al linguistico, inglese.

Al colloquio, che si svolgerà a partire dalla settimana prossima, le domande – questa la concessione al triennio passato in Dad – dovranno limitarsi al programma effettivamente svolto in classe. Sollecitato dal presidente della commissione con un testo, un documento, una foto o un grafico da commentare, lo studente dovrà dimostrare di conoscere le singole materie e di saperle mettere in relazione “in maniera critica e personale”. Poi affronterà la parte sul Pcto, cioè il percorso di alternanza scuola-lavoro, che può essere presentato anche con un elaborato. Infine è prevista una parte che riguarda l’educazione civica e i progetti svolti dalla classe.

Entro metà luglio, ci saranno i risultati, che come sempre sono in centesimi. Fatto 100 il punteggio massimo, 40 crediti vengono dalla media dei voti nell’ultimo triennio (massimo 12 in terza, 13 in quarta e 15 in quinta); gli altri 60 sono divisi equamente fra le tre prove.

Le commissioni d’esame – miste, tre membri interni, tre professori da altre scuole più il presidente – hanno a disposizione altri 5 punti “bonus” da assegnare tutti o in parte a propria discrezione ai candidati ammessi all’esame con almeno 30 crediti e che totalizzino almeno 50 punti nelle tre prove.

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