Omicidio colposo in concorso. Devono rispondere di questa accusa il collega e la rappresentante legale della ditta che dava occupazione a Matteo Leone, il 36enne deceduto a causa di un incidente avvenuto al porto di Salerno, il 26 maggio scorso. Così ha deciso il gip del tribunale di Salerno ieri nell'udienza preliminare. Il dibattimento avrà inizio il 14 settembre.
A processo, quindi, andranno il collega di Leone che quella mattina era alla guida del muletto che lo investì e la rappresentante legale della ditta per cui lavoravano i due ragazzi che, secondo l'accusa, avrebbe omesso di controllare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro. Al momento dell'incidente, stando alla ricostruzione fatta dalla Procura, non era presente un responsabile operativo addetto alla vigilanza, non era stato imposto l'uso di dispositivi di protezione e non era stato interdetto l'accesso a persone non autorizzate nell'area del molo.
Matteo Leone, molto conosciuto e ben voluto da tanti in città, morì qualche ora dopo l'incidente in ospedale, a Salerno, dove era stato trasferito d'urgenza. La famiglia di Matteo attende di sapere cosa accadde quel pomeriggio sul molo 10 dello scalo commerciale di via Ligea.