Accusava dolori ai reni: cure, visite e dimissioni a Eboli, Polla e Avellino. Poi il decesso

Morto dopo 14 giorni di odissea tra tre ospedali

I familiari presentano un esposto, il pubblico ministero che indaga sul caso sta valutando la riesumazione del cadavere
Francesca Salemme

Dopo essere stato dimesso da tre ospedali, è morto, lo scorso 13 gennaio. I familiari dell’uomo, un sessantatreenne di San Gregorio Magno, come scrive La Città, hanno denunciato i medici delle tre strutture sanitarie che lo hanno visitato e dimesso. L’indagine è condotta dalla Procura della Repubblica di Avellino. La vicenda risale alla fine di dicembre, al giorno di San Silvestro, quando l’uomo accusa dei dolori renali e si reca all’ospedale di Eboli. Viene visitato e dimesso. Il paziente torna a casa, ma il 2 gennaio torna in ospedale: gli fanno ancora male i reni. Nuova visita al Pronto soccorso e nuovo responso: non c’è niente di allarmante. L’uomo però non si fida e quindi non rientra a casa ma va in un altro ospedale, al Curto di Polla dove decidono di ricoverarlo. Raggiunto dai familiari, accetta il ricovero. Resta in ospedale, dove viene visitato ogni giorno finché non arrivano le dimissioni. Ma i problemi ai reni non sono stati risolti tant’è che l’11 gennaio torna di nuovo in ospedale. Questa volta lontano, al Moscati di Avellino. Due giorni dopo, muore. Per infarto. I familiari si rivolgono ad un avvocato di Eboli. La querela contro i medici che lo hanno visitato e dimesso viene depositata ai carabinieri di Avellino. Ora si attende la nomina di un ctu della Procura irpina. Non si esclude che la salma possa eventualmente essere riesumata per l’autopsia.

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