Questa la preoccupazione degli inquirenti dopo i 6 arresti di ieri

Non solo estorsioni, la saldatura tra il vesuviano e Salerno

«Tu sai come devi comportarti, per non avere problemi...»
Francesca Salemme

Dall’inchiesta della Dda di Salerno e della Squadra mobile che ieri ha portato a 6 arresti tra Poggiomarino, San Marzano sul Sarno, Montecorvino Pugliano e Salerno, emerge un quadro preoccupante, ben oltre le vicende di rapina, estorsione, ricettazione e possesso di droga contestate dalla Procura agli arrestati. Preoccupazione legata ad una saldatura tra l’area vesuviana e Salerno per prendere di mira i commercianti dell’importante mercato ittico del capoluogo, finiti nel mirino dei “vecchi capi” della malavita.

Sono due i grossisti del mercato ittico che hanno trovato il coraggio di denunciare le minacce subite: «Conosci le regole? Se non le conosci te le faremo rispettare noi!», era il tono delle telefonate che ricevevano e che hanno rivelato agli inquirenti, i quali, però, sono convinti che anche altri operatori del mercato ittico subissero pressioni, anche se questi ultimi hanno escluso di aver ricevuto delle minacce, per paura di ripercussioni.

Un lavoro certosino quello degli investigatori partito da una rapina subita da una delle vittime cui vennero sottratti 40mila euro e un Rolex. Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta due mesi dopo quella rapina l’uomo avrebbe cominciato a ricevere messaggi minatori. Lo stesso commerciante, poi sarebbe stato convocato a un incontro, presso un bar di Sarno dove ad attenderlo c’era un uomo che si qualificò come il nipote di Angelo Ubbidiente e che gli disse: «Tu sai come devi comportarti, per non avere problemi sai dove passare per il fatto del mercato».

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.