Omicidio bengalese: interrogato un amico

Simona Cataldo

Ad una settimana esatta dal ritrovamento, in via Capitolo San Matteo, nei pressi dell’ex Usca, del cadavere del 33enne bengalese, gli agenti della Squadra mobile di Salerno potrebbero aver stretto il cerchio intorno ad un sospettato, interrogato fino alla tarda serata di ieri negli uffici della Questura. Dopo giorni di lavoro investigativo, prima per risalire all’identità della vittima, ricostruire i suoi ultimi momenti di vita, chiarire le modalità dell’omicidio ed anche il contesto nel quale è maturato, gli uomini del vice questore Gianni Di Palma potrebbero essere ad un passo dalla chiusura del caso. A ferire mortalmente alla gola il bengalese, potrebbe essere stato un connazionale, suo amico, residente poco distante dalla zona dove il corpo è stato trovato. A rendere difficili le indagini, anche il fatto che pochi sono i sistemi di videosorveglianza in funzione in quella zona. Poche, quindi, sono state le immagini da visionare per ricostruire i movimenti di persone avvenuti nella notte tra sabato e domenica lungo la strada dove il delitto è stato commesso. Coordinati dalla Procura di Salerno, i poliziotti lavorano nel massimo riserbo. Da capire anche il movente dell’omicidio, avvenuto in una zona isolata, caratterizzata, di notte, soprattutto dal fenomeno della prostituzione.

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