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Donne che si macchiano di terribili delitti e che oggi chiedono perdono. Come Vincenza Dipino, accusata dell’omicidio di Patrizia Attruia, avvenuto a Ravello nel marzo del 2015, per questo condannata a14 anni di reclusione. La Dipino, che commise l’omicidio con Giuseppe Lima, compagno della vittima, deve scontare ancora 4 anni, ed oggi, con le compagne della casa circondariale di Salerno, ricama cuscini a forma di cuore per le malate oncologiche. «Quell’uomo mi diceva che essendo donna non mi sarebbe successo nulla» racconta la Dipino.