Giudizio immediato per Monica Milite e Massimiliano Palmieri, madre e figlio che – con l’ausilio di un altro figlio minorenne e davanti all’ultimogenito di 11 anni – la scorsa estate uccisero a coltellate, fecero a pezzi e nascosero in un bosco vicino casa il cadavere di Ciro, il capofamiglia, dopo una lite domestica. La richiesta presentata al giudice per le indagini preliminari dai pm titolari dell’inchiesta è stata accolta. Madre e figlio dovranno comparire in prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Salerno il prossimo 30 marzo e rispondere delle accuse di omicidio volontario (aggravato da crudeltà, legami di parentela e presenza di un minore), vilipendio e distruzione di cadavere. Per il terzo indagato, il figlio 16enne, procederà la procura minorile. Dopo l’omicidio – ripreso dalle telecamere a circuito chiuso della villetta – Milite denunciò la scomparsa del marito tentando di coprire quanto era poco prima accaduto. Solo dopo un mese, torchiati dai carabinieri ai quali la situazione era apparsa poco chiara fin dall’inizio, confessarono il fatto, indicando anche il posto nel quale erano stati dispersi i resti. I tre indagati sostennero che Ciro era un violento e che, da anni, ne subivano abusi e vessazioni. Circostanza che sarà approfondita nel corso del processo.
Madre e figlii uccisero a coltellate, sezionarono e nascosero in un bosco il cadavere
Omicidio in famiglia a Giffoni: processo il 30 marzo
Il Gip accoglie la richiesta dei pm per la moglie ed il figlio maggiore. L'altro verrà giudicato dal Tribunale minorile
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