La sicurezza è qualcosa che si lega anche all'intensificazione delle relazioni di vita

Piantedosi: ruolo strategico dello studio e della ricerca

Difficile segnare il confine fluido tra le esigenze di tutela della riservatezza e quelle della libertà delle persone
Francesca Salemme

Anche la cybersecurity “viene declinata dalle forze di polizia. Ho avuto modo di rappresentare come, gia’ da qualche anno, la polizia di Stato nella fattispecie, ma anche le altre forze di polizia, anche attraverso una specifica organizzazione interna, partecipa a questa particolare sfida sulla sicurezza che viaggia sulle reti e del digitale”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine della presentazione della fondazione Serics  all’Università degli Studi di Salerno, sottolinea come iniziative come queste sono importanti perchè anche istituzioni come quella della polizia delle comunicazioni si nutre con rapporti di collaborazione con le migliori università del Paese.

Poi, aggiunge a chi gli chiede cosa si farà per fronteggiare il fenomeno delle baby gang che sempre più sta conquistando spazio anche sul web, Piantedosi ha chiamato in causa il “confine fluido con quelle che sono le esigenze di tutela della riservatezza e anche della libertà delle persone e la possibilità di poter dominare questi fenomeni anche nella loro composizione più negativa”.

“La sicurezza è qualcosa che si lega anche all’intensificazione delle relazioni di vita, in qualche modo va monitorata senza dei preconcetti”, ha aggiunto e riguardo quella delle città, nel precisare che “la sicurezza non è solo un problema del Sud – ha annunciato che “in settimana incontrerò i tre sindaci delle principali città metropolitane, Milano, Roma e Napoli, che sono legati dalle stesse fenomenologie”.

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