The day after è tutto nella presa d’atto di Vincenzo De Luca riguardo alla decisione della Consulta che boccia il terzo mandato e mette fine alla sua azione amministrativa in Campania e in una certezza: le prossime consultazioni per il rinnovo della Giunta Regionale saranno sicuramente diverse, rispetto al recente passato. Soprattutto, sarà di tutt’altro tenore – e spessore – la campagna elettorale. I cittadini campani non avranno più l’opportunità di poter scegliere un uomo senza lo stemma di partito sulla giacca o qualche “alto in grado” al seguito a fare da garante, che, da solo, andava nelle piazze – per dire, casa per casa – in cerca di consensi sulla base di idee programmatiche da portare avanti per il bene della collettività. Stavolta, le famiglie campane dovranno giocoforza scegliere uno tra i nomi imposti dagli apparati politici. Per dirla con una battuta, al sistema elettorale alla francese o alla tedesca, possiamo aggiungere il sistema all’italiana, che premia i “prescelti” dalle rispettive coalizioni senza tener conto di meriti – o demeriti – acquisiti o mostrati sul campo. Da elezioni amministrative, rivolte all’elettorato, dunque alla gente che vedrebbe bene Tizio piuttosto che Caio in veste di amministratore della Cosa Pubblica, si passa di fatto a elezioni politiche, punto, con in corsa il “predestinato” del centro-destra contro quello del centro-sinistra. Il dado é tratto ed ha soltanto due facce.
I cittadini campani non avranno più l’opportunità di poter scegliere l'uomo piuttosto che il rappresentante politico di una coalizione
Regionali, elezioni col sistema “all’italiana”
La prossima, sarà una campagna elettorale certamente "diversa" dalle ultime
98
articolo precedente