Rendiconto Inps, in Campania meno residenti ma più posti lavoro

La Campania perde residenti, un calo compensato solo in parte dal saldo migratorio, mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro il quadro è articolato. Nel 2024 il saldo assunzioni/cessazioni nella regione è positivo, con 674.652 nuove assunzioni e 635.200 cessazioni. È quanto emerge dal Rendiconto sociale Inps per la Campania. Rispetto al 2023 sono diminuite le assunzioni a tempo indeterminato, mentre aumentano i contratti a tempo determinato.  Crescono le assunzioni con contratto a tempo parziale.  Il tasso di occupazione è aumentato passando da 44,4% a 45,4% , quello di disoccupazione si è ridotto, passando da 17,4% a 15,6%. Mentre la percentuale degli inattivi è aumenta lievemente da 45,9% a 46%. In crescita è il ricorso alle prestazioni erogate in caso di disoccupazione, risulta in aumento il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Complessivamente, i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione del lavoro passano da 60.002 del 2023 a 63.617 del 2024. La retribuzione dei lavoratori campani è pari a 84,4 euro medi giornalieri per gli uomini, inferiore alla media nazionale, che è pari a 107,5 euro e 63 euro per le donne, inferiore a quella nazionale che è di 79,8 euro. L’importo medio delle pensioni vigenti risulta inferiore rispetto al dato nazionale per tutte le gestioni. Nel 2024, in Campania sono state liquidate 61.825 pensioni previdenziali, dato superiore a quello del 2023. I dati del Rendiconto confermano una perdurante e netta disparità di genere anche in Campania, in particolare per quanto attiene i livelli occupazionali, la maggiore incidenza dei contratti a termine e part-time per le femmine, i livelli retributivi e dei trattamenti pensionistici. Sul fronte delle entrate contributive, nel 2024 si registra un leggero incremento del 4% rispetto all’anno precedente, superiore al dato nazionale che è pari al 3,28%.