Sale la curva e con essa la tensione tra "negazionisti" e "catastrofisti"

Restiamo uniti, almeno noi

Covid19, un nemico che possiamo battere con senso di responsabilità comune
Ivano Montano

Chissà se lo capiranno mai anche quelli che ancora organizzano o partecipano a feste e festini dove le mascherine non entrano, che l'illusoria estate da "senza problemi, senza pensieri" è finita. L'autunno, come una carta di imprevisti e probabilità ci riporta al punto di partenza, come nel gioco del Monopoli. Ma questo, è tutt'altro che un gioco: i dati del contagio si fanno via via sempre più pesanti in tutta Italia, andando a toccare finanche quelle regioni che in passato non erano state nemmeno sfiorate dalla pandemia, come la Basilicata. Ieri, oltre 10mila positivi nel Paese, 1261 dei quali in Campania, nel dettaglio 68 sintomatici e 1193 asintomatici, con 3 persone decedute e 148 guarite, su un totale di 14.222 tamponi processati. Su territorio regionale, risultano attualmente occupati 67 dei 110 posti letto di terapia intensiva e 786 degli 820 di degenza. Siamo in piena seconda ondata e se il bilancio più triste, quello dei morti, resta decisamente diverso rispetto alla prima ondata è grazie al sistema sanitario nazionale, perché stavolta medici e infermieri non sono stati presi alle spalle, ma hanno la possibilità di affrontare il nemico con più armi e conoscenze, dunque viso a viso. Parliamo di medici e infermieri da trincea, naturalmente, non di quelli telegenici che troppo spesso litigano in un'Italia che già di per sé si è spaccata in due fazioni, come Guelfi e Ghibellini, tra quelli del "chiudere tutto" e quelli dell'"aprire tutto".

Abbiamo imparato a riconoscere gli esperti, tra virologi, immunologi e tutto il resto, sappiamo bene qual è il loro pensiero sulla vicenda ma ci piacerebbe che, una volta per tutte, cominciassero a remare tutti verso la stessa direzione, mentre c'è chi sbatte l'ottimista in prima pagina e chi quando vede il catastrofista in TV cerca oggetti di ferro o altro da toccare. Questa non è una tribuna politica da pre-tornata elettorale, qui l'alterco c'entra come il cavolo a merenda, peraltro siamo già abbastanza confusi su alcune certezze che sono tornate ad essere incertezze; tanto per fare due esempi: l'asintomatico è contagioso o no? Perché, prima, l'immunità di gregge rappresentava la fine dell'incubo e oggi arriva la smentita? Si mettano d'accordo tra di loro, ma soprattutto si mettano d'accordo i cittadini: le regole sono fatte per essere rispettate, da tutti. Perché se mettiamo la mascherina, ci laviamo le mani spesso ed evitiamo assembramenti, a vincere non sarà il Covid 19. Vinceremmo noi.

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