Per la riqualificazione degli 850 metri della passeggiata pedonale saranno rimossi i sampietrini

Restyling del Corso, per l’avvio si aspetta la pietra lavica

Anche con la nuova cordata di imprenditori il progetto deve essere realizzato «agli stessi patti e condizioni»
Francesca Salemme

A rallentare l’avvio del cantiere per il restyling di corso Vittorio Emanuele sono adesso le criticità legate al rifornimento e ai costi delle materie prime. Nel caso specifico, per risistemare la pavimentazione del “salotto buono” della città è necessario l’approvvigionamento di lastroni di pietra lavica che sono difficilissimi da reperire. Lo ha spiegato il sindaco Vincenzo Napoli specificando che sono stati Fenix e Spinosa Costruzioni, ovvero coloro i quali sono subentrati a Russo quali esecutori dei lavori nel tratto fra l’incrocio con via Diaz e piazza Portanova, a suggerire di “attendere che arrivino prima i materiali che servono, quindi a procedere per gradi altrimenti si rischierebbe di avviare i lavori e poi di restare per un certo tempo senza la pavimentazione necessaria”.

Nonostante, infatti, la cordata che effettivamente dovrà realizzare i lavori non sia la stessa che si era aggiudicata originariamente la gara, il progetto deve essere realizzato «agli stessi patti e condizioni» previsti con Russo Costruzioni, il che significa che anche le migliorie che erano state inserite devo essere riproposte.

Dunque, per la riqualificazione degli 850 metri della passeggiata pedonale saranno rimossi i sampietrini e, così come è stato fatto per il tratto che parte dalla stazione, sarà modificata la pavimentazione con gli introvabili lastroni grigi in pietra lavica.

Insomma, a quattro anni dal via libera alla progettazione esecutiva, tre anni dall’aggiudica dei lavori e svariati annuncia dell’immediata apertura del cantiere i lavori per risistemare l’arteria dello shopping salernitano ci vorrà ancora del tempo.

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