Fermatosi per soccorrerla è risultato da subito negativo ai test di alcol e droga

Rischia l’accusa di omicidio stradale l’investitore di Assem

Arrivati a Salerno i genitori della ricercatrice kazaka
Francesca Salemme

Rischia di essere indagato per omicidio stradale, il ventenne di Mercato San Severino che martedì sera ha travolto e ucciso con la sua auto Assem Zharbossyn, la ricercatrice kazaka 27enne in via Stanislao Lista a Salerno. L’incidente, avvenuto a pochi passi dall’ingresso del Teatro Verdi, purtroppo non ha lasciato scampo alla giovane.

Il 20enne, alla guida della Peugeot 308 che l’ha falciata, fermatosi per prestare i primi soccorsi, intanto, è risultato  da subito negativo ai test di alcol e droga effettuati dai Carabinieri del Norm, cui è affidata l’indagine e che hanno acquisito anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona per ottenere ulteriori indizi sulle dinamiche dell’incidente..  

La notizia della morte della ragazza ha suscitato dolore e preoccupazione in tutta la comunità salernitana: sia per le continue e crescenti le segnalazioni da parte dei cittadini riguardo agli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità e la segnaletica, a tutto rischio per l’incolumità dei pedoni… (ma l’impegno e l’attenzione del Comune di Salerno per l’istituzione della cosiddetta “Zona 30” potrà essere fondamentale e importante in questo senso); sia per il potenziale della ricercatrice,  assunta dall’Università di Salerno per il progetto Tusail nel 2021, dopo esser stata selezionata tra molti candidati stranieri, e vincitrice di una Borsa di studio per la qualità degli studi universitari, per i risultati delle prime ricerche svolte durante il corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Materiali all’Università di Nazarbayev in Kazakistan e per le capacità critiche evidenziate durante il processo di selezione presso il nostro Ateneo.

Unisa ha diramato una nota di cordoglio a firma del rettore Loia, del capo dipartimento di Tecnologia delle Polveri e il Dipartimento di Ingegneria Industriale, del suo tutor e dei colleghi tutti; mentre, con il supporto dell’ambasciata, sono già arrivati a Salerno i genitori della ragazza.

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