Volontariato, impegno nello studio e un percorso di relazione e confronto

Rissa minori: messa alla prova per i 13 ragazzi coinvolti

: Il prossimo 31 ottobre, l'udienza di verifica
Francesca Salemme

Volontariato in parrocchia, impegno nello studio e un percorso di relazione e confronto.  Il giudice del tribunale per i minori, Giovan Francesco Fiore, all’esito del rito abbreviato, ha accolto tutte le richieste di messa alla prova avanzate per i “ragazzi della Salerno bene” coinvolti nella rissa che si scatenò in piazza Giancamillo Gloriosi, nel quartiere Torrione, la notte tra il 9 e il 10 luglio scorso, nel corso della Notte Bianca. Nelle parrocchie i giovani dovranno darsi da fare, aiutando nello studio i ragazzi in difficoltà e dovranno conseguire ottimi risultati nelle materie scolastiche. Ed è proprio la scuola l’elemento valorizzato dalla Procura nel percorso di recupero, quella scuola «troppo a lungo scoraggiata – così come scritto dal Gip nell’ordinanza cautelare – nella sua essenziale ed illuminante funzione di istruire i ragazzi». Contemporaneamente, il giudice Fiore ha revocato le prescrizioni ancora in piedi per i minori (per parte del gruppo, infatti, era previsto il rientro a casa entro le 21.30 e altre limitazioni). Otto mesi di messa alla prova per i ragazzi del gruppo A ai quali sono state ascritte le condotte più violente e sei mesi per quelli del gruppo B. Il prossimo 31 ottobre, sempre al Tribunale dei minori di Salerno, si terrà l’udienza di verifica dell’esito della messa alla prova per tutti e 13. A scatenare la rissa fra i due gruppi – uno composto da 13 persone ed un altro da quattro – fu il rimprovero – per essersi seduto sullo scooter di un altro ragazzo – indirizzato al fratello minore di quello che gli inquirenti identificano come il capo branco. Da qui il raid punitivo, ricostruito attraverso le chat sui cellulari dei giovani identificati nell’immediatezza dei fatti. Dall’analisi di quelle conversazioni emerse anche il senso di impunità dei minorenni convinti di farla franca proprio perché «figli di persone importanti» e sicuri di non finire nelle maglie della giustizia.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.