Caso vuole che proprio oggi, 1° ottobre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone anziane, che nasce con l’intento di mostrare attenzione e apprezzamento per il contributo che donne e uomini più avanti negli anni hanno dato e continuano a dare alla società, giungano segnali da Roma che preannunciano modifiche alla legge Fornero sull’età pensionabile. Ricordiamo che i requisiti attualmente richiesti sono l’aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, a prescindere dal requisito anagrafico. Ebbene, ora l’obiettivo sembra essere quello di incoraggiare i lavoratori a rimanere attivi per un periodo più lungo, offrendo loro benefici economici in cambio della permanenza nel mondo del lavoro. Un’idea che sembra trovare spazio è quella di introdurre bonus simili a quello già previsto dalla cosiddetta Quota 103 che implica il raggiungimento, entro il 31 dicembre 2024, di 62 anni di età e 41 anni di contributi. Il messaggio chiaro è quello di premiare chi sceglie di prolungare la propria carriera lavorativa, contribuendo così al mantenimento di una forza lavoro attiva e qualificata. Quota 103 rappresenta in ogni modo una grana da risolvere per il governo Meloni. Prorogarla per il 2025? Abrogarla? Modificarla? A queste domande l’esecutivo è chiamato a trovare risposta entro fine anno, mentre è già aperto il dibattito tra favorevoli e contrari
Nel giorno dedicato agli anziani, giungono segnali di cambiamento dal Governo
Roma, pensioni: lavorare, ma fino a quando?
L'idea è quella di incoraggiare i lavoratori di prolungare la carriera con delle premialità
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