Al via gli sconti di fine stagione anche a Salerno

Saldi, si prevede partenza lenta

Secondo le previsioni di Confesercenti lo start sarà a rilento a causa anche delle elevate temperature di questi giorni
Francesca De Simone

I saldi estivi, anche se avranno un inizio lento a causa del caldo, si confermano un evento molto atteso: se per gli imprenditori si tratta di uno strumento straordinario per la vendita di prodotti in promozione, per i consumatori è l’occasione per acquistare a prezzi convenienti. Quasi 7 campani su 10, infatti, hanno già deciso che in questi giorni proveranno ad accaparrarsi capi a prezzi d’affare. Ma non saranno saldi d’impatto quelli 2025; non ci sarà, infatti, la corsa iniziale all’acquisto per via del caldo torrido di questi giorni. Le temperature elevatissime rallenteranno la partenza delle promozioni di quest’anno. I saldi estivi, secondo i dati raccolti dal centro studi di Confesercenti, porteranno circa 818 milioni di euro di fatturato in Campania. Nella nostra regione la spesa media pro capite prevista oscilla tra i 140 e i 196 euro, più bassa della media nazionale (budget 218 euro). Nelle grandi città il dato cresce, mentre nelle province l’intenzione di investire per accaparrarsi merci scontate si abbassa. Il 20% dei 2,9 milioni di consumatori campani che potenzialmente possono approfittare delle svendite ha, in realtà, già investito circa 100 euro nelle scorse settimane nelle varie promozioni pre-saldi (circa 60 milioni di fatturato). Secondo le previsioni, la quota che i turisti spenderà nei negozi di vicinato della nostra regione è di 100 euro ciascuno. Nel dettaglio, i saldi delle calzature (53%) attireranno maggiormente l’attenzione dei consumatori campani. Subito dopo, nella lista dei desideri, compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano una voglia di vacanze che inizia a farsi sentire. L’abbigliamento sportivo è al 27%, seguono camicie (25%), pigiami (13%) e giacche (9%).

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