Salernitana quinta in Italia e prima in B per le multe

Redazione

Sin da quando negli occhi del signor Romeo si era visto un laser verde, da quando alla fine del primo tempo ed al termine dell’incontro arbitro e giocatori erano stati bersagliati al rientro negli spogliatoi, da quando lo stesso fischietto veronese era stato costretto a sospendere la gara per due volte a causa del ripetuto lancio d’oggetti, da quando i supporters granata avevano acceso alcuni fumogeni, dato fuoco a striscioni, fatto esplodere petardi era risultato evidente che l’Arechi, già diffidato, sarebbe stato squalificato. Oltre al danno, dunque, anche la beffa per i tifosi della Salernitana che non potranno assistere all’incontro casalingo col Piacenza. La società, inoltre, è stata multata dal giudice sportivo di 15 mila euro che, sommati ai 63 mila già comminati al club di via San Leonardo dal dottor Tosel, fanno il totale tutt’altro che invidiabile di 88 mila euro. Questo significa che la Salernitana è quinta per totale di ammende in Italia, alle spalle di Juventus (183.500 €), Roma (108.000 €), Inter (106.000 €) ed Atalanta (94.500 €) e precede piazze per certi versi più calde come Napoli, Genoa, Livorno, Cagliari, Lazio. In B, il club granata non ha rivali: l’Ancona è stato multato per 36 mila euro, 30 mila per il Cesena, 26 mila per il Lecce. Mentre i granata sono stati multati 13 volte in 25 partite, quasi sempre a causa di comportamenti addebitabili ai propri tifosi, ci sono club, come l’Albinoleffe, che hanno ricevuto una sola ammenda di 750 euro, o come Empoli, Grosseto, Piacenza e Vicenza che non sono stati mai multati, evitando un ingente esborso di denaro. Prendendo in considerazione la voce relativa agli incassi, una delle principali entrate per la Salernitana, che ha all’attivo 318 mila euro, il club di via San Leonardo ha dunque dovuto rinunciare ad un quarto degli introiti relativi alle gare interne per pagare le ammende, senza considerare che la società granata perderà anche l’incasso del match col Piacenza.

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