Seduta al veleno ieri a Palazzo di Città

Salerno, consiglio spaccato sulla gestione del verde pubblico e dei parchi

Dopo la pagina di solidarietà per il popolo ucraino, si è discusso della questione della gestione del verde pubblico e dei parchi, con la maggioranza che, alla fine, ha abbandonato l’aula
Francesca De Simone

Uniti per il popolo ucraino, divisi sulla questione dell'affidamento della gestione del verde pubblico cittadino, questione particolarmente a cuore ai lavoratori delle cooperative ancora fermi al palo: la seduta del consiglio comunale di ieri a Salerno è stata piuttosto movimentata. Il nodo all'ultimo punto dell'ordine del giorno, richiesto dall'opposizione, non è stato sciolto.

Dieci consiglieri avevano proposto di discutere dell' "accorpamento e affidamento della gestione dell'intero verde pubblico cittadino, in ogni sua connotazione, ad un unico soggetto esterno mediante relativa gara di appalto, o a società partecipata, mediante un affidamento in house".

Il chiarimento è arrivato dall'assessore all'ambiente, Massimiliano Natella, che ha spiegato come le linee guida dell'Anac non consentano di affidare il verde pubblico ad un unico soggetto esterno. «Non si possono interrompere gare in corso – ha ribadito in aula- sarebbe un danno per l'ente e per gli stessi servizi». In buona sostanza, la maggioranza non vota alcun ordine del giorno perché "in contrasto con la normativa". I socialisti, attraverso il capogruppo, Di Popolo, hanno chiesto, di conseguenza, all'opposizione di ritirare la proposta che, alla fine, non è stata messa ai voti, perchè è venuto a mancare il numero legale, con i consiglieri della maggioranza che abbandonano l'aula, tra i mugugni dell'opposizione.

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