Scontri a Pagani, lanci dalle abitazioni: indagini aperte

Simona Cataldo

Le indagini non sono chiuse. Altre persone potrebbero finire nel registro degli indagati per aver partecipato o supportato la guerriglia che domenica pomeriggio a Pagani poteva essere una strage. L’attacco premeditato dei tifosi della Paganese a quelli della Casertana «è stato favorito, tra l’altro, anche dalla partecipazione di persone residenti nei palazzi circostanti che hanno concorso al lancio di oggetti contundenti dai balconi» a dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Carabinieri e Polizia, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, ancora indagano per ricostruire tutti i momenti di una domenica di follia costata gli arresti domiciliari a sette ultras della Paganese, identificati grazie ai video registrati durante gli scontri e durante il derby. Scoperti i volti, infatti, molti sono stati identificati grazie ai dettagli dei vestiti analizzati dagli investigatori guardano le immagini girate allo stadio. Tutti rispondono di devastazione, incendio, rissa aggravata, resistenza e possesso e lancio di oggetti contundenti. L’inchiesta condotta dalla Procura di Nocera non è finita. All’agguato erano presenti circa settanta persone e all’appello manca ancora l’uomo che ha lanciato il fumogeno che ha distrutto uno dei due pullman e che poteva costare la vita ai tifosi della Casertana

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