Quattro ore di follia sulla Nazionale, tra sgommate, urla e rischi di incidenti

Scooter senza regole a Torrione, l’ira dei residenti

Quartiere ostaggio dell’incoscienza e dell’assenza di controlli
Antonio Esposito

Non è un film, ma la realtà di una città che ogni notte si scopre più fragile. Via Posidonia, cuore pulsante di Torrione, è stata trasformata in una pista per motorini impazziti. A mezzanotte, un gruppo di minorenni senza casco – in due, in tre su uno stesso scooter – ha dato vita a una corrida urbana fatta di sgommate, corse contromano, urla e derisioni.  Per quattro ore, residenti costretti a sopportare il frastuono e a convivere con la paura. Una paura fondata: pochi giorni fa, nello stesso tratto, un ragazzo è rimasto gravemente ferito in un incidente che poteva trasformarsi in tragedia. Eppure nulla è cambiato.  Il video – che non pubblichiamo in modo esplicito perché ritrae minori – racconta senza filtri l’inciviltà di chi scambia una strada trafficata per un parco giochi. Ma la responsabilità non è solo dei ragazzi: “Se qualcuno riconosce un figlio o un nipote – dicono i residenti – dovrebbe vergognarsi”. Perché l’educazione comincia a casa.  Resta il nodo dei controlli: le forze dell’ordine spesso annunciano interventi che poi non arrivano. Intanto, i cittadini invitano a filmare e raccogliere prove, perché via Posidonia non può restare ostaggio di baby gang senza regole. Una città che ambisce a crescere non può tollerare che la sua strada principale diventi ogni notte il teatro di sfide mortali.

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