Esaminati in maniera approfondita i contenuti della recente legge regionale n. 14/2020, che valorizza la sentieristica e la viabilità minore

Sentieri del Cilento, vertice in Prefettura per la sicurezza

Il prefetto russo dà impulso ad un “piano di lavoro” condiviso
Francesca Salemme

Richiesto a più voci dopo il tragico incidente costato la vita alla piccola Margarita, precipitata in mare mentre percorreva coi genitori ed i fratellini il sentiero del Fortino, si è svolto in prefettura a Salerno un vertice avente come oggetto la fruizione "in sicurezza" delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche della provincia, in particolare all'interno del "Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni".

Insieme al prefetto Russo all'incontro hanno partecipato il Vice Presidente della Provincia di Salerno, il Presidente e il Direttore del "Parco Nazionale del Cilento", i Presidenti delle Comunità Montane "Alento Montestella", "Gelbison Cervati", "Bussento Lambro e Mingardo" nonché il Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano e il rappresentante del Comando provinciale Vigili del Fuoco.

Nel corso della riunione sono stati esaminati in maniera approfondita i contenuti della recente legge regionale n. 14/2020, in materia di valorizzazione della sentieristica e della viabilità minore. Nelle more dell'istituzione della "Rete Escursionistica Campana-REC" e dell'adozione del regolamento attuativo della stessa, si è detto, occorre favorire tutte le condizioni possibili per far sentire i viaggiatori al sicuro.

Al riguardo, il Prefetto Russo ha sottolineato che il turismo rappresenta un asset strategico prioritario per la ripartenza della provincia di Salerno: in tale contesto, il Cilento costituisce da sempre un'area a forte vocazione turistica, che attrae ogni anno centinaia di visitatori, italiani e stranieri, sempre più interessati anche a forme di turismo sostenibile, naturalistico ed innovativo.

Da qui, ferma restando la competenza regionale in materia, l'idea di un "piano di lavoro" condiviso con l'Ente Parco, le Comunità Montane, la Provincia e i comuni interessati, sulla base delle rispettive competenze, che coinvolgerà, in un successivo step, anche le associazioni e il mondo del volontariato.

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