Una partita di pomodoro semilavorato contenente prodotti nocivi per la salute era in procinto di essere immesso sul mercato attraverso un’azienda dell’Agro

Sequestrate 821 tonnellate di semilavorato di pomodoro nocive

Sequestro d'urgenza dei Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare
Francesca De Simone

Una partita di semilavorato di pomodoro di ben 821 tonnellate, del valore di circa un milione di euro, è stata sequestrata dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno. Attraverso l'operazione denominata Scarlatto Due, nell'ambito dell'indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, è stato bloccato così un ingente quantitativo di concentrato di pomodoro di provenienza egiziana che rischiava di essere immesso sul mercato attraverso un'azienda dell'Agro Nocerino Sarnese, leader nel settore conserviero.

I militari hanno, infatti, eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza del materiale alimentare che secondo quanto emerso dalle indagini è stato contaminato con pesticidi, presenti in misura maggiore a quanto normativamente consentito. I prodotti rappresentavano quindi un concreto rischio di nocività per la salute umana. La merce era stoccata in migliaia di fusti metallici di circa 250 kg ed era in attesa di essere lavorata e confezionata, solitamente in barattoli e tubetti di diversi formati, per essere successivamente collocata sul mercato- prevalentemente estero- sempre come doppio o triplo concentrato di pomodoro. Campioni del materiale in sequestro sono stati inviati per le analisi presso laboratori specializzati. I titolari dell'azienda sono stati denunciati sia per frode in commercio, che per commercio di sostanze nocive.

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