Conte non esclude "chiusure mirate", ma nessun lockdown

Speranza: test anche a scuola

Per il Ministro, bisogna affrontare al meglio la partita più difficile
Ivano Montano

Altri 20 decessi ieri, in Italia e nuovo record di positivi in Campania: 248 su 4901 tamponi effettuati, con la buona notizia dei 136 guariti. A livello nazionale, mentre in Germania si attrezzano per quella che è stata già individuata dal Governo tedesco quale la seconda, insidiosa ondata, il Premier Conte ha escluso, allo stato attuale, la possibilità di un nuovo lockdown, non escludendo chiusure ben mirate, nel caso in cui il virus non arresti la sua risalita. Insomma, il rischio che possano essere delimitate nuove "zone rosse" c'è ed è reale. "Abbiamo sempre fatto il massimo e agito in scienza e coscienza, secondo il principio di massima precauzione e proporzionalità, mettendo al primo posto la salute dei cittadini”, ha affermato Conte, “oggi la situazione in Italia è sicuramente migliore rispetto ad altri Paesi europei, e siamo più preparati – anche come sistema sanitario – ad affrontare una eventuale recrudescenza della diffusione del virus".

L'Italia, con l'ordinanza del 13 agosto scorso, è stata la prima in Europa a dare il via libera all'utilizzo di test antigenici che presso gli aeroporti vengono utilizzati per i cittadini che provengono da alcune aree considerate a rischio. Dopo circa un mese di utilizzo di questi test i risultati sono incoraggianti, questa la valutazione del Ministro della Salute, Speranza che "apre" di fatto all'utilizzo di questi test anche a scuola. Come dichiarato durante il question time alla Camera, “Avere piu' test antigenici e piu' test molecolari a disposizione ci mette nelle condizioni di poter affrontare meglio anche questa partita”.

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