Tabacchi, Farmacie, Supermarket: quegli strani “filotti”

Ivano Montano

Sereno-variabile, non parliamo di previsioni meteo ma del momento storico che stiamo vivendo in città. Una città sicura, a detta di Istituzioni e Forze dell’ordine, che intanto viene attraversata da tempeste improvvise e allora dalla calma apparente si passa ad una serie di colpi o tentati colpi – tra furti e rapine – uno via l’altro, con il frenetico riaggiornarsi continuo a Palazzo di Governo, dove si sono tenuti negli ultimi mesi diversi vertici sul tema sicurezza. Lo Stato c’è e fa sentire la propria presenza, questo è fuori discussione, così come è innegabile che la società civile stia rispondendo attivamente agli appelli lanciati dal Questore e stia collaborando fattivamente nel segnalare episodi di violenza o presenze sospette nei quartieri della città. Il problema resta quello di sempre: poliziotti, carabinieri, vigili urbani non possono naturalmente sorvegliare il perimetro urbano H-24, la lotta alla criminalità viene ingaggiata con le armi che si hanno a disposizione ed è già tanto quello che si fa. Una considerazione viene fuori dall’ormai ordinario e quasi quotidiano lavoro di chi – come noi – si occupa di informazione: ci sono giorni in cui vengono prese d’assalto le farmacie, poi si passa ai supermercati, quindi alle rivendite di tabacchi, poi ancora ai bar, sembra quasi che il crimine stia procedendo a blocchi, “per categorie”, il che porterebbe a pensare ad un qualcosa di organizzato. Ma sono solo considerazioni, magari stiamo parlando solo di coincidenze, o forse no…

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