Tassa d’imbarco, c’è il ricorso al Tar

Ivano Montano

La tassa d’imbarco, quella che tartassa soprattutto i pendolari, costretti per lavoro a spostarsi in traghetto, finisce sul banco degli imputati. Gli operatori marittimi hanno annunciato il ricorso al Tar contro la delibera con cui il Comune di Salerno ha istituito dal primo aprile scorso la tassa d’imbarco presso i moli della città. Non hanno intenzione di attendere gli esiti del tavolo tecnico convocato in Prefettura per il 2 maggio e al quale sono stati invitati a partecipare Travelmar, i sindaci di Salerno e della Costiera, Regione Campania e Capitaneria di Porto. Non si possono appesantire i costi dell’utenza, così come non si può rischiare di depotenziare un servizio che contribuisce da anni non solo ad accorciare i tempi di percorrenza ma soprattutto a snellire il traffico veicolare sulla statale 163. L’iniziativa del ricorso alla giustizia amministrativa, peraltro già nell’aria si è ora concretizzata dopo la formalizzazione della tassa da parte del comune di Salerno attraverso i propri atti deliberativi.

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