Il Direttivo Salerno conferma la linea dura: sarà a Genova, ma non entrerà allo stadio per Sampdoria-Salernitana. La scelta è arrivata con un comunicato che ribadisce la protesta contro la FIGC e la gestione dei playout, definiti una “vergogna”. Una decisione in contrasto con quella del Direttivo Ultras, che ha scelto invece di seguire la squadra dentro il Ferraris con i gruppi UMS, Paestum Ultras e Costiera al Seguito. Il tifo, dunque, si spacca in uno dei momenti più delicati della stagione granata. “Sarebbe stato bello – scrivono i rappresentanti del Direttivo Salerno – se Salerno si fosse compattata. Sarebbe bastato poco per non disperdere l’unità d’intenti. Ma tant’è”. Il documento, denso di passione e amarezza, parla di un sistema “meschino e farlocco”, al quale non si può voltare le spalle con il silenzio: “Stavolta, il nostro posto non è sugli spalti. Tifare oggi significherebbe legittimare chi ha distrutto il campionato”. La protesta, assicurano, non è disamore, ma “una scelta d’amore per la maglia, i colori e la città. Salerno è una sola, e c’è una parte che non si piega”. Un atto forte e simbolico, mentre la squadra si prepara a giocare una doppia sfida decisiva per la salvezza. Fuori dal campo, la ferita resta aperta.
Il Direttivo Salerno resta fuori dal Ferraris per contestare la Lega e i playout
Tifosi divisi, protesta confermata: “Saremo a Genova, ma…”
Salerno non si piega
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