Valva, appalti pilotati: 8 indagati, anche ex sindaco

Presunti appalti pilotati a Valva. Otto gli indagati: coinvolti l’ex sindaco Vito Falcone, ex amministratori e funzionari del piccolo comune dell’alta Valle del Sele, accusati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, in concorso.  Questa mattina, la squadra mobile di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di 787mila euro, a carico di un’impresa di costruzioni salernitana, disposto dal gip del locale Tribunale, che contestualmente ha rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora per tutti gli indagati, e l’interdizione a contrarre con la pubblica amministrazione per il titolare della ditta, avanzata dal pm inquirente.  Ad innescare le indagini, una denuncia presentata dall’attuale sindaco di Valva, Giuseppe Vuocolo, per far luce su una serie di presunti illeciti commessi nell’esecuzione dell’appalto inerente i ‘Lavori di sistemazione idrogeologica in località San Abbondio’.  Secondo gli inquirenti, su istigazione del titolare della ditta aggiudicataria, la giunta avrebbe falsamente attestato l’insorgenza di problematiche impreviste per redigere una perizia di variante e, successivamente, anche l’avvenuta esecuzione dell’appalto, in realtà ultimato anni dopo. Il tutto con la complicità del rup, del suo assistente, del direttore e del collaudatore delle opere per consentire, alla ditta, d’intascare così un ingiusto profitto di 787mila euro. Al titolare dell’impresa e all’assistente al rup, nonché presidente della commissione di gara in altri comuni, è contestato anche il reato di turbata libertà degli incanti, attraverso la presentazione di false attestazioni SOA, per altri appalti nei comuni di Ottati, Casaletto Spartano e Padula. Trattandosi d’indagini preliminari le cui accuse sono suscettibili d’impugnazione, nelle fasi successive del giudizio, per tutti gli indagati vale la presunzione d’innocenza fino ad eventuale sentenza di condanna definitiva e irrevocabile.