Violenza di genere ed antichi mestieri: progetti della Regione Campania a sostegno

Redazione

Quando si parla di progetti negli enti locali la prima cosa su cui viene focalizzata l’attenzione è la spesa che essi comportano. Un principio basilare della tenuta democratica, perché è giusto che l’opinione pubblica eserciti un controllo sul corretto impiego delle risorse che appartengono alla collettività. Ma nel caso di alcune iniziative messe in campo dalla Regione Campania il loro impatto sociale, quale investimento nel capitale umano a medio-lungo termine, non è misurabile solo con la mera rendicontazione delle spese. Parliamo- ad esempio- di un piano dedicato alle vittime di femminicidio e della violenza di genere, per il quale ci sono 38 centri antiviolenza selezionati in tutta la Campania per dare una prospettiva alle vittime. A comunicare dalla possibilità di avere subito un indennizzo pari a € 8000, per continuare con un anno di sostegno sul lavoro a € 500 al mese e per chi ha ulteriore bisogno un bonus sull’affitto per la casa. E poi c’è il progetto che in Regione chiamano “duale”, rifinanziato con 7 milioni e mezzo di euro per aprire altri 25 centri di formazione lavoro in tutto il territorio campano: andranno ad aggiungersi ai 900 già esistenti e saranno riservati ai ragazzi tra i 14 e 29 anni. L’obiettivo è abbattere la dispersione scolastica. Ed in parte i risultati già si vedono: come nel caso di una ragazza di nome Claudia, che era una sarta senza futuro ed ora vuol fare la veterinaria; ma si potrebbero citare anche quei ragazzi che hanno messo su un marchio di abbigliamento “Urban”. Prima non facevano nulla e vivevano in territori difficili. I laboratori nati con questa esperienza sono per riscoprire i nostri mestieri di una volta: dal pasticcere all’elettricista, al sarto e tanto altro ancora. A giorni, poi, esce il bando di finanziamento per 26 milioni rivolto all’imprenditoria e al lavoro femminile: si tratta di circa 19 milioni di cui almeno 4 andranno anche a progetti individuali di donne cui s’aggiunge un incentivo della Regione per chi già iniziato un’attività e si trova in difficoltà.

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