Un libro-memoriale, stimolato da tre vecchi compiti in classe dell’autore, ritrovati dopo 75 anni

A Salerno “Il brigante e il maestro” di Carmelo Conte

Giuseppe Tardio, il brigante e Angelo Patri, il pedagogista, occasione di riflessione sulla Questione meridionale, l'autonomia differenziata e il premierato
Francesca Salemme

“Il brigante e il maestro”, il libro di Carmelo Conte presentato a Salerno, nella sala del Gonfalone, è un volume inquadrabile come un memoriale, stimolato da tre vecchi compiti in classe dell’autore, ritrovati dopo 75 anni. Attraverso una narrazione avvincente e ricca di dettagli storici, Conte esplora le vite di due figure emblematiche: Giuseppe Tardio, il brigante politico che combatté i soprusi del nuovo Stato unitario, e Angelo Patri, il pedagogista di fama internazionale nato a Piaggine.

Conte intreccia le loro storie con quelle del brigantaggio, dell’emigrazione e delle trasformazioni sociali del Mezzogiorno, offrendo una riflessione profonda su temi attuali quali l’Autonomia differenziata ed il Premierato , argomenti che stanno particolarmente a cuore al Governo nazionale e che molte polemiche stanno suscitando nell’opinione pubblica. Due argomenti che, a giudizio di Carmelo Conte, se attuati, renderebbero l’Italia meno unita, tradendo i valori della Costituzione, e aumenterebbero le differenze tra le regioni del Nord e quelle del Sud.  

Carmelo Conte , Avvocato cassazionista, socialista, è stato Sindaco di Eboli; Vice Presidente della Giunta Regionale; Deputato al Parlamento per quattro legislature; Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1979-80) e Ministro delle aree urbane (1989-93). Ha al suo attivo la pubblicazione di numerosi volumi.

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