La delegazione di Salerno propone uno degli indirtizzi più suggestivi ed esclusivi d'Italia

E Il FAI apre al pubblico Villa La Rondinaia

Fu il buen retiro dello scrittore e drammaturgo Gore Vidal che lì ospitò il gotha politico ed intellettulùale del '900
Francesca Salemme

Costruita nel 1927 per volere di Lucylle, figlia del nobile inglese Ernest William Beckett (Lord Grimthorpe) a cui si deve la costruzione di Villa Cimbrone con la quale condivide il parco, la Rondinaia di Ravello è una delle ville più suggestive ed originali, non solo della Costiera Amalfitana ma d’Italia.

Oggi e domani, nell’ambito delle giornate Fai di Primavera, viene, straordinariamente, aperta al pubblico. Le visite di questi due giorni sono a cura dell’I.I.S.S. “Marini-Gioia” Amalfi.

Incastrata nel costone roccioso (di qui il nome che rimanda ad un nido di rondini, vi si accede attraverso una sequenza di terrazzamenti a strapiombo,  richiese vere e proprie arditezze da parte dei costruttori, tant’è che un secolo dopo in paese ancora si favoleggia di muratori legati a corde, sospesi.

Il progetto e la supervisione dei lavori furono affidati a Nicola Mansi, lo stesso ravellese che Grimthorpe aveva conosciuto a Londra e che aveva curato la costruzione di Villa Cimbrone. Lucylle, però, dopo qualche anno la scorporò da Villa Cimbrone, regalandole vita propria.

Dal 1972 e per 33 anni fu dello scrittore, saggista, sceneggiatore e drammaturgo americano Gore Vidal – innamorato di Ravello dalla prima visita, fatta nel 1948 con Tennessee Williams – che senza neanche averne visitato l’interno, l’acquistò – tanto spettacolare e unico era il sito – trasformandolo nel suo buen retiro, in cui ospitò  tanti grandi personaggi dello star system del ‘900.

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