Due incontri dedicati alle contaminazioni artistiche alla Fondazione Ebris e al MaP

La XVII giornata del Contemporaneo nei “luoghi di Maria Giovanna Sessa”

Presenti gli artisti di cui aveva curato le esposizioni
Francesca Salemme

La donna e la storica dell'arte sperimentatrice di nuovi percorsi espositivi.

Maria Giovanna Sessa, scomparsa due anni fa dopo aver speso una vita per l'arte e la cultura, prima da funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino poi da direttrice della Certosa di Padula è il fulcro della XVII giornata del contemporaneo nei luoghi che hanno accolto le esposizioni da lei curate che più di altre hanno inciso e lasciato un segno quanto ad originalità, cioè la Fondazione Ebris ed il Museo archeologico di Pontecagnano.

A parlarne, insieme a Giulio Corrivetti, marito di Maria Giovanna e vicepresidente Ebris, Pina De Luca, l'ex soprintendente Francesco Prosperetti, Michela Sessa della Società salernitana di storia patria (ccordinati da Erminia Pellecchia) e poi gli artisti che hanno realizzato negli anni scorsi alla Fondazione Ebris mostre temporanee da lei curate: Ciro Vitale; il ceramista Danilo Mariani; Deborah Napolitano; Ferdinando Vassallo; Francesca Capasso, Virginia Franceschi, Wanda Fiscina, Pietro Lista, Alessandro Mautone, Perino e Vele, e Andreas Zampella.

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