Paestum: Comune, Parco Archeologico e Pastificio Di Martino insieme per la riqualificazione della stazione ferroviaria

Redazione

Dare il benvenuto al turista sin da quando arriva alla stazione, accoglierlo al meglio…

Il Comune di Capaccio Paestum, il Parco Archeologico di Paestum e il Pastificio Di Martino hanno firmato un protocollo d’intesa (che rientra nell’ambito di un programma complessivo di riqualificazione, valorizzazione e fruizione del parco archeologico e dei beni culturali dell’intero territorio) per la rifunzionalizzazione della stazione ferroviaria di Paestum, mediante il miglior uso possibiledelle strutture già esistenti, tra le quali il fabbricato dell’ex stazione, l’ex punto di ristoro e gli spazi verdi adiacenti. In base al protocollo, il Parco Archeologico di Paestum si impegnerà a chiedere a Reti Ferroviarie Italiane il comodato d’uso del piano terra dei locali dell’ex stazione per realizzare un punto di accoglienza, di prima ospitalità e infopoint. Il Comune di Capaccio Paestum si impegna a fornire, sostenendone integralmente il costo, sia il personale per almeno nove mesi all’anno, anche non continui, e, comunque, per il periodo di maggiore affluenza dei visitatori, sia i servizi e le utenze necessari al mantenimento punto di accoglienza e a consentire l’uso degli uffici del primo piano al PArco archeologico per riunioni, dipendenti e collaboratori. Il pastificio Di Martino si impegna a chiedere a RFI a disponibilità dell’immobile che ospitava il punto di ristoro e gli spazi verdi pertinenti alla stazione ferroviaria per un progetto di ristorazione sostenibile, volto alla valorizzazione della cultura cilentana, quale culla della Dieta Mediterranea e delle tipicità locali e del collegamento storico ed emozionale con i beni cultural del territorio. «Il nostro intento è valorizzare il territorio, i beni culturali del Parco Archeologico di Paestum ed il sistema economico del Comune, che ha una forte vocazione legata al turismo culturale ed archeologico. – afferma il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo – Lungo questa strada dobbiamo muoverci per incrementare la qualità della fruizione oltre che per favorire l’accesso ai consumi culturali di un pubblico sempre più vasto e variegato, sia per quanto attiene ai musei, alle aree archeologiche, alle mostre e a tutti gli altri eventi culturali». https://www.youtube.com/watch?v=8H4D36IiAKg

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