L'ipotesi di spostare lo stabilimento di Fratte nell’area dell’ex Pennitalia

Delocalizzazione Pisano, il no del Comitato di Fuorni

Ciancio "Nella stessa zona sorgerà anche il nuovo ospedale, ci opponiamo al disordine"
Simona Cataldo

Arriva un altro no all’ipotesi di delocalizzazione delle Fonderie Pisano nell’area dell’ex Pennitalia, nella zona industriale di Salerno. A far sentire la loro preoccupazione sono ora i residenti di Fuorni, Monticelli e Ostaglio che  definiscono tale eventualità “inaccettabile, illogica e potenzialmente devastante” per la qualità della vita nel quartiere. «Pensare di collocare una fonderia in un’area che sta conoscendo un’importante trasformazione residenziale e urbanistica è un insulto al buon senso e alla pianificazione del territorio» spiega Raffaele Ciancio, presidente del comitato che ricorda che in quella zona «che già oggi ospita scuole, palazzine abitate da famiglie, attività commerciali, a breve sorgerà il nuovo ospedale,  Non è possibile immaginare la presenza di un impianto ad alto impatto ambientale a così breve distanza dai centri abitati». I cittadini precisano che la loro non è una battaglia mossa da pregiudizi ideologici, ma da una concreta preoccupazione per la salute pubblica: «Ci opponiamo al disordine, all’imposizione di scelte che ignorano la realtà del territorio e mettono a rischio la salute di centinaia di cittadini – continua Ciancio – La delocalizzazione delle Fonderie non può trasformarsi in un semplice “spostamento del problema”. Tutto questo è inaccettabile». Il comitato ha già avviato una mobilitazione e annuncia iniziative pubbliche e un confronto serrato con le istituzioni.

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